Ricominciare per migliorare

Proprio così. Ricominciare.
Una riflessione che nasce dall’esperienza appena vissuta grazie all’entusiasmo di un giovanissimo scrittore. Lui non ha idea di esserlo, ma quando, a soli dieci anni, hai già la sensibilità di interpretare correttamente l’essere umano attraverso le facce di due dinosauri, beh… non serve aggiungere molto.
Così una papà colmo di entusiasmo, che considero amico da sempre, mi ha coinvolto nel progetto, chiedendomi di leggere il piccolo manoscritto.
Mi si è aperto un mondo. Un mondo bellissimo, che mi ha fatto scoprire quanto i giovanissimi siano ricchi di sentimento e capaci di interpretare l’animo umano con grande sensibilità. Capaci di rubare le parole agli adulti, per disporle sulla carta con ordine e passione, rimanendo comunque bambini. Con le loro caratteristiche e il loro linguaggio, dove “femmina” non è ancora sostituito da “donna”, dove le “puzzette” rimangono tali e non diventano adulte e volgari “scorregge”. Dove la scrittura è semplice, ma corretta, a dimostrazione che l’insegnante fa ancora la differenza.
Così è successo che mi sono appassionato. l’ho accompagnato nel migliorare piccole sfumature, nell’integrare pochi passaggi con il suo stile, con il suo linguaggio, senza contaminazioni adulte o vezzi da vecchio saggio. L’ho impaginato con misure adeguate alle mani di un bambino e scansionato i disegni che mi aveva gentilmente fornito a supporto del racconto.

Beh. Mi sono emozionato. Perché è una vita che professo quanto i giovani siano migliori di noi grandi. Perché la magia della scrittura è patrimonio comune a tutti, grazie alla società, grazie alla scuola e grazie all’educazione che riceviamo fin da molto giovani. Poi tutto svanisce, perché è più facile trovare le parole sul telefono, perché gli amici ti fanno cambiare direzione, soprattutto se sei fragile, e il tuo patrimonio, la tua ricchezza, si annulla e si disperde in un baleno. Lasciando distorte visioni, portando grettezza e banalità in un mondo fatto di parole e pensieri da scrivere e donare agli altri.
Per tutto ciò ti auguro, mio giovanissimo amico, di rimanere ciò che sei: ispirato, sensibile e bravo. Anzi, ti sprono a perseguire e migliorare un’arte che ormai è destinata miseramente all’estinzione, proprio come i tuoi favolosi dinosauri, che nel nostro cuore e nella nostra mente comunque rimarranno vivi per sempre. Peace.