Più del tuo Più.

Finalmente sei arrivato.
Mi piace l’idea di essere padre, mi piace l’idea di vederle crescere.
Di stare loro vicino, per parlare, per capire, per piangere e per gioire insieme. Emma e Zoe. Due creature stupende che stanno crescendo troppo velocemente e continuano a mettermi in difficoltà. Mi piace pensare di capirle, di essere alla loro altezza, ma ogni giorno mi dimostrano che la mia è una mera illusione. Mi stravolgono il pensiero, mi fanno sentire impreparato, fuori tempo, vecchio! Ogni tanto ci resto male, ma poi rifletto e capisco che è giusto sia così. In fondo il pensiero oggi, alla loro giovane età, è fatto di assoluti; bianco e nero. Nessuna mezza tinta, nessun compromesso, nessun ostaggio. Quindi ci si anima per le amicizie, per le diversità, per i confronti che ogni tanto si fanno accesi. E io mi ritrovo a svolgere il mio ruolo di uomo, di padre, di riferimento all’interno di un nucleo familiare compatto, legato, innamorato. Mi ritrovo ad ascoltare discorsi di studio, di amicizie oggi complicate e domani assolute. Discorsi di sesso, di politica, di cultura generale, ma anche sciocche o semplici richieste. Quelle richieste prive di ogni sovrastruttura, dirette come lame, che tagliano, che affondano nella carne scoperta a volte, ma che danno il vero senso a quello che vivo ogni giorno. Mi fanno sentire un eroe, un uomo che ha ottenuto dalla vita il premio più bello. Mi fanno sentire un uomo felice. Per questo ho deciso di condividere tutto con gli altri, con voi che mi leggete, che mi volete bene e che ogni tanto mi mandate anche affanculo. Perché vi faccio piangere, sorridere, imprecare perché “a te va tutto bene”, “perché tutte a te le fortune di avere due figlie stupende e vicine”. Beh. io non ho mai avuto segreti e non sono mai nemmeno stato un mago che conosce formule arcane o divine. Ho solo preso seriamente il mio ruolo e ho deciso di viverlo fino in fondo, ogni giorno, domeniche comprese. Poi ho pensato anche che poteva essere una bellissima esperienza da condividere, per crescere assieme, per confrontarsi e capire, magari anche per aiutarsi a vicenda. Così lo ho pubblicato, con l’aiuto del mio mentore, Fabio Brussi, quell’editore straordinario che crede in quello che scrivo e che io non finirò mai di ringraziare. Più del tuo Più; il bene che ti voglio, il bene che vi voglio.