IL CANTASTORIE

Dicembre è sempre un mese intenso e ricco di emozione. Mi ritrovo spesso da solo, per strada, diretto o di ritorno dalle numerose serate che mi coinvolgono per i libri, per incontri a vario titolo o semplicemente per una cena a casa di qualcuno. Un bel momento per pensare a quello che la vita personale e professionale ogni giorno mi regala. La possibilità di ascoltare e scrivere storie di vita che appartengono ad altri e che in qualche modo diventano mie; perché mi appassionano, mi coinvolgono, mi permettono di conoscere mondi, persone, culture e arti che prima mi erano impensabili e che ora invece mi rendono più ricco. Perché la vera ricchezza, secondo il mio personale pensiero, è proprio questa! E tutto ciò mi piace sempre di più. Nelle ultime serate mi descrivo come un “cantastorie”, perché è la definizione che sento più vicina. Non riesco a scrivere di fantasia, di storie inventate, non mi piace regalare emozioni finte ai lettori, per quanto possano essere belle e emozionanti. La Vita, la mia Vita, mi ha insegnato che le storie degli uomini sanno regalare una magia unica, soprattutto quando sono vere. E quindi le cerco, sono le sole che voglio raccontare, quelle che mi piace interpretare e pubblicare. Ogni uomo è una storia che merita essere ricordata dai propri cari o dagli amici, ma alcune di queste hanno una dignità straordinaria, che merita essere divulgata, soprattutto attraverso un libro. Che poi rimane, anche dopo di noi e per sempre. Mi piace essere “cantastorie”, mi sento proprio così; ne sono ogni minuto più convinto. Devo solo trovare le storie e una di queste potrebbe essere proprio la tua!