L’ispirazione.

Ispirazione. Una parola che sempre più spesso ricorre nella mia mente e nelle mie parole. La riscopro lentamente, nella sua profonda leggerezza. Mi coccola pensarla, mi piace, mi fa stare bene. Mi ritrovo a guardare cose e persone con occhi differenti, a cercare oltre la loro apparenza. Mi piace guardare la loro essenza, se ne ho l’opportunità chiaramente! Mi piace soprattutto quando attiro qualcuno non per parlare, ma per ascoltare. E sempre più spesso, dopo averlo soltanto ascoltato, mi guarda e dice:” …mi ha ispirato.” oppure “… sei stato di grande aiuto, di grande ispirazione”. Di solito rispondo con un timido sorriso, anche perché non saprei cos’altro dire. Ispirare qualcuno stando zitto mi fa mettere in discussione tutto quello che ho fatto negli ultimi 50 anni, visto che era proprio attraverso le parole che cercavo di ispirare qualcuno! E invece ora capisco che la strada corretta è quella che procede nel senso contrario. Forse anche per questo ho cominciato a scrivere. Credo che l’ispirazione sia fondamentale per guardare, per lavorare, per fare, per vivere e amare in modo più intenso e migliore. Abbiamo bisogno tutti di ritrovare la nostra ispirazione. Soprattutto noi adulti la stiamo trascurando troppo, la stiamo dimenticando e quindi non siamo in grado di trasferirla come esperienza ai giovani. Quei giovani che sono sempre più soli nella “loro” globalizzazione, che gli abbiamo confezionato maldestramente noi. Detto questo chiudo il computer, spengo il telefono, ripongo il tablet e prendo la mano delle mie bambine. Le porto a giocare, a fare sport oppure a suonare e cerco di star loro vicino per ricambiare quello che hanno fatto a me dal primo giorno di vita: ispirarmi!